Per chi non avesse ricevuto la fotocopia a lezione, pubblico l'immagine dello SP nello schema fisso (A SEZIONI DIVISE E CONTRAPPOSTE) e prestabilito dettato dal Codice civile.
Ricordo alcuni aspetti piuttosto importanti.
Riguardo alla struttura:
le lettere MAIUSCOLE identificano le MACROCLASSI,
i numeri ROMANI raggruppano in CLASSI,
i numeri ARABI contraddistinguono le VOCI,
le lettere MINUSCOLE dividono le "voci" in SOTTOVOCI.
L'ATTIVO è distinto secondo un criterio di DESTINAZIONE ECONOMICA dei beni all'interno dell'impresa e NON in base alla LIQUIDABILITA' dell'elemento (la qual cosa sarebbe stata indicata come ideale dagli studiosi dell'economia aziendale durante il periodo di recepimento, nel diritto italiano, della IV direttiva CEE del 1978).
Il PASSIVO è distinto secondo un criterio di PROVENIENZA DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO e NON in base all'ESIGIBILITA' dell'elemento (come sopra: la qual cosa sarebbe stata indicata come ideale dagli studiosi dell'economia aziendale durante il periodo di recepimento, nel diritto italiano, della IV direttiva CEE del 1978).
Ecco perché, ad es., nelle immobilizzazioni, per certe voci, devono essere separatamente indicati gli importi "che scadono" ENTRO L'ESERCIZIO SUCCESSIVO (sono indicati nell'attivo immobilizzato ma, in palese controsenso, "scadono" nel breve periodo = meno di un anno).
O anche: nell'attivo circolante , per certe voci, devono essere separatamente indicati gli importi "che scadono" OLTRE L'ESERCIZIO SUCCESSIVO (sono indicati nell'attivo circolante ma, in palese controsenso, "scadono" nel medio/lungo periodo = più di un anno).
Lo stesso discorso vale per la MACROCLASSE "D": DEBITI del passivo. Vale la separata indicazione degli importi esigibili OLTRE L'ESERCIZIO SUCCESSIVO.
Clamoroso, invece, l'errore teorico fatto nelle macroclassi finali "RATEI E RISCONTI", sia per l'attivo che per il passivo, in cui vengono "messi assieme" poste che, dal punto di vista concettuale, non potrebbero essere più diverse: i ratei infatti sono quote di crediti o di debiti (= valori finanziari o numerari presunti) mentre i risconti sono quote di costi o ricavi di competenza futura (= valori economici).
In più (altra svista fatta durante il recepimento della IV direttiva CEE sui conti annuali e consolidati) il DISAGGIO su prestiti, da sempre per la tradizione ragioneristica italiana, è assimilato alle immobilizzazioni immateriali (tant'è che va "ammortizzato").
Di seguito l'immagine, il PDF tratto da Wikipedia si trova qui.
Il prof.
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