martedì 23 settembre 2014

Tema #3: i MARGINI – 5 serale

Rispondo alla richiesta del TXT dell'esame: [Il candidato] “illustri le informazioni desumibili dai margini patrimoniali”.

Già sappiamo che i margini sono delle differenze (con risultato espresso in €; le formule un po' più complesse prevedono anche delle somme), mentre gli indici sono delle divisioni (con risultato espresso a volte in termini %).

Premessa importante: “Avete mai sentito dire che una famiglia è riuscita a pagare l'acquisto di una casa strisciando la propria carta di credito?”

NO, chissà perché?

Ecco, per le imprese è la stessa cosa solo che si chiama PRINCIPIO DI CORRELAZIONE TRA FONTI DI FINANZIAMENTO E IMPIEGHI.

Non c'è l'equilibrio patrimoniale né quello finanziario quando l'attivo immobilizzato (= beni “strumentali” che debbono rimanere in azienda per un periodo di tempo medio-lungo) è “coperto”, anche solo in parte, attingendo dai debiti a breve termine.

I MARGINI

1. MARGINE DI STRUTTURA (MS) = PATRIMONIO NETTO (PN) – ATTIVO IMMOBILIZZATO (AI)
se MS>0 allora la situazione è OK (equilibrio patrimoniale perfetto)
se MS<0 allora occorre calcolare anche il margine seguente

2. MARGINE DI STRUTTURA SECONDARIO O DI SECONDO TIPO O GLOBALE (MS.2) = (PN + DEBITI A M/L TERMINE) - ATTIVO IMMOBILIZZATO (AI)
se MS.2>0 allora la situazione è OK anche se non proprio ideale (equilibrio finanziario raggiunto)
se MS.2<0 allora la situazione è deleteria nel senso che l'impresa potrebbe non riuscire a onorare i propri obblighi di pagamento nel breve periodo.
Sempre nel breve periodo, infatti, dovrebbe riuscire a dismettere e monetizzare alcuni beni strumentali per ricevere il denaro indispensabile per pagare i debiti di breve durata.
In questo caso l'impresa si troverebbe ad affrontare oggettive difficoltà che potrebbero condurre ad un quadro d'INSOLVENZA conclamata che sarebbe il preludio al FALLIMENTO.

Siccome vale la regola fondamentale della Partita Doppia (PD)
per cui
TOT IMPIEGHI = TOT FONTI DI FINANZIAMENTO
se vale per definizione che:

3. CAPITALE (o patrimonio) CIRCOLANTE NETTO (CCN) = ATTIVO CIRCOLANTE (AC) – DEBITI A BREVE TERMINE (DB)
allora
MS.2 = CCN
quindi
se CCN>0 allora la situazione è OK (anche se non proprio ideale, equilibrio finanziario raggiunto)
se CCN<0 allora la situazione è allarmante
come per il MS.2

4. il MARGINE DI TESORERIA (MT) è una sorta di “raffinamento” del concetto di CCN
dato che ATTIVO CIRCOLANTE (AC) = RIMANENZE (R) + CREDITI A BREVE (CB) + LIQUIDITA' IMMEDIATA (LI)
per calcolare il MARGINE DI TESORERIA (MT) occorre considerate “solo” i CREDITI A BREVE e le LIQUIDITA' IMMEDIATE
quindi
MARGINE DI TESORERIA (MT) = [CREDITI A BREVE (CB) + LIQUIDITA' IMMEDIATA (LI)] - DEBITI A BREVE TERMINE (DB)
se MT>0 allora la situazione è OK (equilibrio monetario perfetto)
se MT<0 allora la situazione è ancora più preoccupante di quando il “solo” CCN<0.
Il prof.

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