Rispondo
alla richiesta del TXT dell'esame: [Il candidato] “illustri le
informazioni desumibili dai margini patrimoniali”.
Già
sappiamo che i margini sono delle differenze (con risultato espresso
in €; le formule un po' più complesse prevedono anche delle
somme), mentre gli indici sono delle divisioni (con risultato
espresso a volte in termini %).
Premessa
importante: “Avete mai sentito dire che una famiglia è riuscita a
pagare l'acquisto di una casa strisciando la propria carta di
credito?”
NO,
chissà perché?
Ecco,
per le imprese è la stessa cosa solo che si chiama PRINCIPIO DI
CORRELAZIONE TRA FONTI DI FINANZIAMENTO E IMPIEGHI.
Non
c'è l'equilibrio patrimoniale né quello finanziario quando l'attivo
immobilizzato (= beni “strumentali” che debbono rimanere in
azienda per un periodo di tempo medio-lungo) è “coperto”, anche
solo in parte, attingendo dai debiti a breve termine.
I
MARGINI
1.
MARGINE DI STRUTTURA (MS) = PATRIMONIO NETTO (PN) –
ATTIVO IMMOBILIZZATO (AI)
se
MS>0 allora la situazione è OK (equilibrio patrimoniale
perfetto)
se
MS<0 allora occorre calcolare anche il margine seguente
2.
MARGINE DI STRUTTURA SECONDARIO O DI SECONDO TIPO O GLOBALE
(MS.2) = (PN + DEBITI A M/L TERMINE) - ATTIVO IMMOBILIZZATO
(AI)
se
MS.2>0 allora la situazione è OK anche se non proprio ideale
(equilibrio finanziario raggiunto)
se
MS.2<0 allora la situazione è deleteria nel senso che l'impresa
potrebbe non riuscire a onorare i propri obblighi di pagamento nel
breve periodo.
Sempre
nel breve periodo, infatti, dovrebbe riuscire a dismettere e
monetizzare alcuni beni strumentali per ricevere il denaro
indispensabile per pagare i debiti di breve durata.
In
questo caso l'impresa si troverebbe ad affrontare oggettive
difficoltà che potrebbero condurre ad un quadro d'INSOLVENZA
conclamata che sarebbe il preludio al FALLIMENTO.
Siccome
vale la regola fondamentale della Partita Doppia (PD)
per
cui
TOT
IMPIEGHI = TOT FONTI DI FINANZIAMENTO
se
vale per definizione che:
3.
CAPITALE (o patrimonio) CIRCOLANTE NETTO (CCN) =
ATTIVO CIRCOLANTE (AC) – DEBITI A BREVE TERMINE (DB)
allora
MS.2
= CCN
quindi
se
CCN>0 allora la situazione è OK (anche se non proprio ideale,
equilibrio finanziario raggiunto)
se
CCN<0 allora la situazione è allarmante
come
per il MS.2
4.
il MARGINE DI TESORERIA (MT) è una sorta di
“raffinamento” del concetto di CCN
dato
che ATTIVO CIRCOLANTE (AC) = RIMANENZE (R) + CREDITI A BREVE (CB) +
LIQUIDITA' IMMEDIATA (LI)
per
calcolare il MARGINE DI TESORERIA (MT) occorre considerate “solo”
i CREDITI A BREVE e le LIQUIDITA' IMMEDIATE
quindi
MARGINE
DI TESORERIA (MT) = [CREDITI A BREVE (CB) + LIQUIDITA' IMMEDIATA
(LI)] - DEBITI A BREVE TERMINE (DB)
se
MT>0 allora la situazione è OK (equilibrio monetario perfetto)
se
MT<0 allora la situazione è ancora più preoccupante di quando il
“solo” CCN<0.
Il prof.
Il prof.
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