Passiamo dall'analisi per margini e indici all'analisi dei flussi (= delle variazioni) monetarie e finanziarie.
I rendiconti finanziari, purtroppo per voi, sono 2 (non uno solo):
a) quello relativo all'analisi delle variazioni del capitale circolante netto (CCN) che ricordo è dato dalla differenza tra attivo circolante chiamato anche, all'anglosassone, attivo "corrente" e i debiti a breve (chiamati anche passività "correnti");
b) quello monetario puro relativo all'analisi delle variazioni della disponibilità monetaria netta ovvero delle "cause" di ciò che ha "movimentato" la "cassa" intesa in senso piuttosto largo, comprendendo sia la cassa vera e propria, sia i saldi dei diversi conti correnti "attivi" (con saldo a favore dell'azienda ovvero con denaro depositato) e "passivi" (con saldo a sfavore dell'azienda in quanto sconfinante nel cd. rosso per elasticità di cassa o altro nei casi più delicati).
RICORDA: nel bilanco redatto con i principi contabili internazionali IAS/IFRS il rendiconto finanziario non è solo un documento obbligatorio ma il documento centrale attorno a cui ruota l'intero gruppo di documenti perché per gli inglesi/americani l'aspetto economico è in ogni caso soggetto a decisioni individuali/imprenditoriali mentre l'unico aspetto (dei 3 della gestione aziendale) analizzabile oggettivamente è quello monetario (analisi di ciò che ha fatto aumentare le entrate e di ciò che ha fatto diminuire le uscite o viceversa).
Infatti, se l'azienda è "sana" dal punto di vista monetario (= genera "nuove" e "fresche" risorse monetarie soprattutto a livello di flusso di cassa generato dalla vendita dei prodotti finiti) allora lo è sicuramente anche dal punto di vista economico.
Qui sotto ci sono i vari PDF e il file xls con lo svolgimento dell'esercitazione svolta in classe sul rendiconto finanziario relativo all'analisi delle variazioni del capitale circolante netto.
Domani inizieremo a fare un esercizio sull'altro rendiconto finanziario (quello relativo alla disponibilità monetaria netta).
RICORDA: le varie fasi di svolgimento dell'esercizio sul rendiconto finanziario CCN.
1. bisogna mettere in ordine i saldi dei diversi conti all'interno di uno stato patrimoniale riclassificato (per l'attivo in ordine di liquidabilità, dal meno liquido al più liquido; per il passivo in ordine d'esigibilità del "debito", dal non esigibile, all'esigibile a lungo termine, all'esigibile a breve termine);
2. calcolo del CCN per entrambi gli esercizi;
3. calcolo della variazione del CCN (ricordando che la formula è: risultato finale - risultato iniziale. Attenzione! Al segno soprattutto se il risultato iniziale è negativo.);
4. redazione della seconda parte del rendiconto finanziario, quella dell'analisi delle singole voci che compongono la formula del CCN = AC - DB. Il calcolo della variazione del CCN nella seconda parte del RF è più intuitivo di quello della prima e quindi siccome il risultato della variazione dev'essere per forza uguale a quello appena fatto per il punto n. 3, qualora la varizione calcolata sia diversa, sarebbe un po' più facile trovare dov'è stato fatto l'errore.
5. redazione della prima parte del rendiconto finanziario, quella dell'analisi delle singole voci che compongono la formula del margine di struttura di II tipo (RICORDA: AC-DB=PN+DL-AI).
RICORDA: i punti nn. 3, 4 e 5 devono riportare tutti la stessa varaizione del CCN!
PDF: testo esercitazione
PDF: lo stato patrimoniale
PDF: seconda parte RF CCN
PDF: prima parte RF CCN
XLS con tutto (calcoli compresi)
Il prof.
2014 Creative Commons di Marco Polini alle seguenti condizioni BY–NC–SA (Attribution; Non Commercial; Share Alike). Il contenuto della presente licenza è identico a quello che il collettivo di scrittori WU MING usa per i propri lavori. Ne condivido i valori. Tra cui, ad es.,"gli autori difendono la gratuità del prestito bibliotecario e sono contrari a norme o direttive che, monetizzando tale servizio, limitino l’accesso alla cultura."
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